La Pagina di: Arrigoni Tiziano, e Pietro Gori

 

 Le librerie dove potete trovarci

 Torna al Catalogo Generale

 Commenti dei lettori
Eventi conferenze 

 Recensioni dalla stampa o altro

 Foto Album
 

9788889971963 Arrigoni Tiziano Luppichini Giacomo, Viaggi ed avventure di Pietro Gori Anarchico con DVD p. 62 ill. € 14,00 Bross., Bib. di Storia n. 13 (ex coll. Cataloghi e mostre n.3) 2010.
 

Viaggi ed avventure di Pietro Gori Anarchico con DVD

Il libro ripercorre i viaggi di Pietro Gori in vari parti del mondo dove tenne conferenze sul sulla giustizia sociale e si confrontò con le varie realtà locali dove contribuì a effondere l'ideale della vera “Democrazia partecipativa.”.


PREFAZIONE AL VOLUME:

“Il legame fra il Comune di Rosignano Marittimo e Pietro Gori è antico ed ha conosciuto momenti importanti. Diverse le iniziative che negli anni si sono succedute per onorarlo e approfondire la conoscenza del suo messaggio.

Il 15 maggio 1960 il Sindaco Demiro Marchi volle onorare l’illustre concittadino con un’iniziativa che raccolse i superstiti delle battaglie libertarie da Umberto Marzocchi a Paolo Castiglioli, da Ugo Fedeli ad Armando Borghi. Ne venne fuori una pubblicazione, Rosignano a Pietro Gori, che ancora oggi è un punto fermo nella bibliografia goriana.

Nel 1975 fu invece messa in scena, sempre a Rosignano, l’opera teatrale di Sergio Liberovici, Massimo Castri ed Emilio Jona È arrivato Pietro Gori anarchico pericoloso e gentile, un interessante esempio di teatro legato al territorio.

Più recentemente è stato catalogato il fondo librario di Gori conservato a Rosignano.

Il legame con Pietro Gori è stato, quindi, anche occasione di rielaborazione culturale legata all’impegno civile, cosa che vogliamo ribadire anche in occasione del centenario della morte, ricordando quando Pietro Gori fu riportato, con un funerale imponente, nella sua Rosignano, che mai aveva dimenticato, neanche quando si trovava nelle terre più remote dell’America.

Per i cittadini di Rosignano Gori non è soltanto una gloria locale, è anche un esempio, sia pure in tempi profondamente mutati, di impegno per la democrazia partecipativa, di lotta contro l’ingiustizia sociale e soprattutto di volontà di non chiudersi nel particolarismo, nel localismo fine a se stesso, ma di guardare verso il mondo più vasto.

Un filo rosso lega la figura di Gori alla presenza attiva di Rosignano nell’antifascismo e nella Resistenza (come non ricordare la figura di Oberdan Chiesa) ed all’impegno che lega oggi la nostra Amministrazione alle idee di democrazia, di una moderna giustizia sociale e di solidarietà verso un’umanità in cui le differenze tra il sud ed il nord del mondo si fanno sempre più acute.

Per questo avvertiamo profondamente come la lezione di Pietro Gori sia ancora in buona parte attuale e come il cammino verso un mondo più libero e più giusto sia la via obbligata per ogni democrazia moderna.”

Alessandro Franchi

Sindaco di Rosignano Marittimo

 

978886615026 Arrigoni Tiziano, Nella terra dei Lobos, in Patagonia con Pietro Gori e Angelo Tommasi p. 62 ill. € 9,00 5 F.to Col.e 54 B/N, Bross., Bib. di Storia n. 12 2012
 

Nella terra dei Lobos, in Patagonia con Pietro Gori e Angelo Tommasi
Non sappiamo come fosse quel giorno del 1901, quando il vapore “Guardia Nacional” della Marina Militare salpò da Buenos Aires diretto verso sud, verso la Patagonia e la Terra del Fuoco. Quello doveva essere il suo ultimo viaggio sul vapore “Guardia Nacional”, ma doveva essere un viaggio importante: la nave era impiegata per il trasporto di merci e uomini verso la Patagonia e la Terra del Fuoco, ma serviva anche per dare assistenza alle basi scientifiche delle Orcadi australi e a quelle di pesca nella Georgia del Sud. In questa occasione trasportava anche materiale per la costruzione della linea telegrafica a Cabo Virgines. Sulla nave si erano imbarcati anche due personaggi piuttosto singolari, ma pronti ad affrontare l’avventura verso terre poco conosciute.
Si trattava di due toscani diversissimi fra loro, ma uniti dalla frequentazione dei medesimi luoghi in Italia, soprattutto quel mare di Castiglioncello che era destinato a divenire un’importante località di villeggiatura. Si trattava del cinquantatreenne AngeloTommasi, pittore, e del trentaseienne Pietro Gori, avvocato e figura prestigiosa del movimento anarchico.
Gori era fuggito in Argentina a seguito della repressione seguita ai moti del 1898 (era stato condannato in contumacia a 12 anni di carcere). Era riuscito ad espatriare a Marsiglia e da qui si era imbarcato per l’America del Sud e, facendo tappa a Barcellona, Madera, Santos e Rio de Janeiro, era sbarcato a Buenos Aires. Nella capitale argentina per Gori era iniziata una nuova vita: niente più persecuzioni, ma una forte attività culturale e politica che lo porterà a far sentire la sua voce in molte città sudamericane attraverso una lunga serie di conferenze che diffusero il messaggio libertario, soprattutto fra gli emigranti italiani, ma anche in ceti sociali che erano pregiudizialmente contrari alle idee anarchiche e socialiste. Nel 1898 aveva addirittura fondato una rivista “Criminologia Moderna”, alla quale collaborarono importanti intellettuali di scuola positivista da Cesare Lombroso a Guglielmo Ferrero, da Enrico Ferri a Napoleone Colajanni. Gori parlava in favore degli “odiati anarchici”, degli immigrati, dei lavoratori in affollate conferenze, a cui accorreva un pubblico variegato, spesso anche borghesi, affascinati dall’eloquio e dalla cultura dell’avvocato italiano, che non rispondeva all'immagine che molti benpensanti si erano fatti del tipico anarchico...

 

 

 
Commenti dei lettori:

 
 
 
 
 

Recensioni: