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PADRE CARLO UCCELLI MISSIONARIO SAVERIANO

AA.VV.

F.to A5 , pp. 48, anno 2022 € 7,00

EAN 9788866152514

Collana Diari & Biografie n.4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PADRE CARLO UCCELLI MISSIONARIO SAVERIANO

P. Carlo Uccelli si è spento nella Casa Madre di Parma la domenica del 5 dicembre 2021, intorno a mezzogiorno, dopo una malattia fulminea e aggressiva. Aveva 82 anni compiuti, essendo nato il 22 giugno 1939 a Piacenza. La morte l’ha trovato circondato dai confratelli saveriani e da Emma Gremmo, che ha rappresentato le numerose fraternità missionarie che sono state parte del suo percorso missionario.
La vita missionaria di p. Carlo è ricca della ricerca di innovazioni nei me- todi missionari. La storia della sua vita inizia e finisce in Italia, tranne i dieci anni di immersione nella Repubblica Democratica del Congo (1975–1985), che hanno avuto un impatto significativo sul suo ruolo di animatore di fraternità evangelizzatrici. Carlo realizzò per la prima volta il suo sogno di una fraternità evangelizzatrice in questa remota terra africana. La sua era una comunità mista dove sacerdoti, laici e una famiglia ascoltavano insieme la Parola, condividevano la vita del popolo e cercavano di evangelizzare, ognuno secondo il suo stato, attraverso valori evangelici incarnati. Al suo ritorno in Italia, assieme a Emma Gremmo, aveva creato il Centro Fraternità Missionarie di Piombino (Diocesi di Massa Marittima, Livorno) che da 1986 al 2019 si era dedicato alla formazione e all’accompagnamento delle fraternità cristiane che, in Italia e altrove, narrano la presenza missionaria vissuta da comunità cristiane e non solo da singoli religiosi/e. La sua ultima destinazione era stata a Modica (Ragusa), in una comunità intercongregazionale, cioè formata da religiosi e religiose al servizio dei migranti nonché impegnata nella sensibilizzazione, sia della chiesa locale sia della società civile, circa la dolorosa realtà dell’immigrazione. A Modica, Carlo ha continuato la sua vita da missionario, concentrata, stavolta, sull’accoglienza degli immigrati.
«Carissimo Carlo,
tu vivi ancora. Eccomi, in questo momento con quella bellissima poesia africana di di Birago Diop: I morti non sono morti […]Permettimi di sottolineare brevemente che la tua vita missionaria è stata marcata da due aspetti ben distinti dal tipo di esperienze, ma ben uniti [collegati, coinvolti] dalla loro finalità: la tua missione in Congo e il tuo servizio in Italia a Piombino e a Modica.

«Carissimo Carlo,
fu nel 1975 che toccasti la terra della Repubblica Democratica del Congo dove sei rimasto per ben 10 anni, marcati da una esperienza missionaria intensa, e direi anche innovativa e che certamente ti aveva dato la spinta a creare dapprima un Centro di Fraternità Missionaria a Piombino (Massa Marittima) e poi a vivere in una Comunità inter-congregazionale a Modica (Ragusa) che, per molti anni, sono stati un punto di riferimento formativo per tanti missionari, preti, religiosi e laici» (p. Luigi Lo Stocco s.x., al funerale a Parma, 9 dicembre 2021).

«Grazie a te, p. Carlo, da noi laici e laiche che abbiamo vissuto con te, in forme diverse, l’unico sacerdozio battesimale. Accompagnaci ora, perché il nostro cammino discepolare continui con coraggio e profezia. Ad-Dio. Carlo, padre, fratello, amico!» (Emma Gremmo, al funerale a Parma, 9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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