FRANZ LIST E L'OPERA ITALIANA
Arianna Baldanzi
prefazione di Vincenzo Audino
pp. 122 A5 anno 2025 12,00
EAN 9788866152958
Collana Saggi & Studi n. 40
E' IN LIBRERIA |
Arianna Baldanzi, diplomata in pianoforte e laureata in
Lettere Moderne, unisce da sempre la passione per la musica alla
narrazione. Dopo un Master in Comu-nicazione d'Azienda presso
UPA - Università Cà Foscari, ha maturato una solida
esperienza nel mondo della comunicazione, in istituti di ricerca,
agenzie pubblicitarie e società di consulenza.
Oggi è responsabile Creativity & Contents in primarie
aziende di settore, dove si occupa di advertising, eventi istituzionali
e progetti di comunicazione integrata. Appassionata di storytelling
e dinamiche relazionali, in questo saggio restituisce centralità
a una produzione spesso trascurata di Liszt, mettendo in luce
il legame profondo tra il compositore ungherese e l'opera italiana. |
|
FRANZ LISZT E L'OPERA ITALIANA prefazione
di Vincenzo Audino. |
Il profilo emerso dallo studio delle fantasie operistiche
di Liszt consente di considerare questi lavori come espressione
significativa dellevoluzione com-plessiva del suo stile.
Al pari degli Études dexécution transcendante,
esse favoriscono la sperimentazione di nuove soluzioni tecniche,
rappresentando un vero e proprio ripensamento del
virtuosismo, da cui si svilupperà la moderna tecnica pianistica.
Al tempo stesso, prefigurano elementi come la spoglia semplicità,
la sensibilità timbrica e la ricerca armonica, che dalle
opere dellultimo Liszt confluiranno nellimpressionismo
debussiano e nelle nuove armonie della Scuola di Vienna.
In una produzione pianistica tanto vasta, il corpus delle fantasie
e trascrizioni operistiche è stato a lungo considerato
di scarso interesse, oggetto di giudizi sommari e spesso ridotto
a mera appendice rispetto alle opere originali. Questi
brani venivano ritenuti frutto di motivazioni utilitaristiche
e pratiche, o di una temporanea adesione al gusto e alle mode
del tempo.
Tuttavia, è lecito domandarsi se una produzione che attraversa
lintero per-corso creativo di Liszt non sia qualcosa di
più che un repertorio occasionale destinato al concertista-virtuoso.
Un repertorio in cui, attraverso lelaborazione brillante
dei temi operistici più celebri con i quali ottenne
straordinari successi in ambito concertistico si rivela
un dialogo continuo con lopera italiana. Un dialogo che,
più che segnare una semplice adesione a una tendenza,
potrebbe testimoniare un rapporto più profondo e consapevole
con la cultura italiana.
|
|