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EAN 9788866152538

IN FONDO A SINISTRA. '900 STORIE E PASSIONI DI GENTE COMUNE
Tiziano Arrigoni
pp. 168 19X 21 ill. B/N e Col. anno 2022 € 18,00
Collana Biblioteca di Storia n. 41
 

Tiziano Arrigoni

Toscano di nascita, docente di liceo e scrittore di storie del mondo passato e presente. Autore di numerose opere di carattere prevalentemente storico, il suo ultimo libro si intitola “La dinamite nella valigia. Viaggio nella Italia di Luciano Bianciardi” (La Bancarella Editrice 2019).
Vive in Toscana.

 

 

 

IN FONDO A SINISTRA

'900 STORIE E PASSIONI DI GENTE COMUNE

Prefazione

 

«Ma che cos'è questo lampo di felicità che mi fa tremare e mi ridà forza, vita? Vi domando scusa dolcissime creature, non avevo capito, non sapevo, come è giusto accettarvi, amarvi, e come è semplice».
(dal finale di “Otto e mezzo” di Federico Fellini)

 

Uno dei miei storici contemporanei preferiti, Eric J. Hobsbawm, ha parlato alcuni anni fa, in un'intervista, dell'impossibilità di «misurarsi con il Novecento in modo distaccato e neutrale spogliandosi di un vissuto importante». Misurarsi con la contemporaneità è sempre difficile, figuriamoci quando ci si misura guardando dalla finestra di casa, con tutto il patrimonio di ricordi soggettivi che ci accompagnano. È infatti quello che ho voluto fare partendo dai ricordi familiari dell'ultimo secolo e mezzo, un 'lungo Novecento' che parte da fine Ottocento e si affaccia brevemente sul XXI secolo, secolo di cui si è speso già un quinto della sua esistenza. Un periodo che ha rivoluzionato radicalmente il pubblico e il privato delle famiglie italiane, dal carro a cavalli ad internet, dal mondo del paese che vuol dire non essere soli alla solitudine del web e in mezzo la tragedia delle due grandi guerre europee. Oggi si è sviluppata, anche a livello dilettantistico, la ricerca della genealogia delle famiglie, una sorta di “family search”, che non è più appannaggio di pochi, ma, grazie alla digitalizzazione di numerosi archivi, è alla portata di ogni clic e risparmia complicate ricerche in archivi comunali o parrocchiali. Il Novecento ha portato alla ribalta la massa, ha dato visibilità agli invisibili, «al tipo di persone i cui nomi sono di solito ignoti a tutti, se non a familiari e a vicini, nonché, nelle moderne organizzazioni statali, agli uffici che registrano nascite, matrimoni e decessi».
Inevitabilmente la 'gente' del Novecento è entrata in una società di massa che l'ha portata a essere inserita in processi storici pacifici o violenti, a fare incontrare il proprio 'particolare' quotidiano con i grandi flussi storici, sfiorando anche personaggi conosciuti, spesso molto più di quanto si pensi, come nel caso di cui narro. Ma, si dirà, il ricordo, la memoria individuale sono soggettivi, come ha scritto giustamente Italo Calvino «la mia paura adesso è che, appena si profili un ricordo, subito prenda la luce sbagliata, di maniera, sentimentale come la guerra. La giovinezza, e diventi un pezzo di racconto con lo stile di allora, che non può dirci come erano davvero le cose, ma solo come credevamo di vederle e di dirle». A questo punto, se vuoi raccontare il secolo dalla finestra di casa,puoi scegliere la forma 'romanzo' sia pure con richiami alla storia, oppure, come ho fatto io, la ricostruzione storica, sia pure con digressioni personali, con richiami continue alle fonti scritte, gli atti di archivio di stato civile, i giornali, i libri, le canzoni, il cinema, fino al web, insomma tutto quello che può ricostruire il contesto in cui si muovono gli attori di questa storia. Non a caso ho voluto mantenere la veste del saggio storico, sia pure con alcune concessioni alla narrazione personale. Perché quella che narro è la storia della mia famiglia a partire dai bisnonni (con qualche incursione più indietro) e dei luoghi vissuti. Il baricentro della narrazione è la Toscana meridionale, in particolare quella fra le Colline Metallifere e il mare, fra le province di Grosseto, Pisa, Siena e Livorno, ma non mancano momenti, anche significativi, fuori da questo perimetro. Ovviamente il discorso è cambiato visibilmente quando, ad un certo punto della narrazione storica, sono diventato testimone diretto dei fatti e non solo di memoria trasmessa, pur conservando, per quanto possibile e con il timore che aveva Calvino, un'unitarietà della narrazione stessa, almeno come metodo. Infatti mi sono chiesto: quanto può interessare una vicenda privata nell'oceano dei ricordi collettivi? Per questo ho cercato di limitare al massimo l'aneddotica familiare, che è la base del ricordo, per favorire il contesto, i richiami alle fonti, la ricerca sul campo, compresi i luoghi. Una storia del Novecento, appunto, vista dalla finestra di casa, partendo dalle famiglie dei quattro bisnonni che scesero da Radicondoli, Casole d'Elsa, Chianni e Siena verso la Maremma, considerata la 'terra promessa' per iniziare la loro storia del Novecento. E da qui inizia anche un viaggio dal basso attraverso la sinistra italiana, in quasi tutte le sue accezioni, fra passioni, contraddizioni, illusioni e delusioni di un Italia civile e civica, di cui oggi si sono perse le tracce.

 

* Il libro si avvale di una colonna sonora che si può ascoltare tramite QR-Code alla fine di ogni capitolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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