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                    Nel 1854 il giovane Henri Drummond Wolff (1830-1908),
                    destinato ad una brillante carriera nella diplomazia britannica,
                    fino a divenire uno dei maggiori esperti nelle questioni riguardanti
                    il Medio Oriente, sbarcava allisola dElba, mettendosi
                    sulle tracce di Napoleone. Wolff era arrivato sullisola
                    con il vapore Giglio, partito da Livorno: essendo
                    stato colpito da una malattia agli occhi, un medico livornese
                    gli aveva consigliato di curarsi con le acque ferruginose dellisola.
                    Quale occasione migliore per visitare lElba: tutto ciò
                    che riguardava limperatore era per lui interessante, persino
                    il gossip. Come scriveva The New York Times
                    nel 1908: «he relates in detail some of the gossip about
                    the lady who visited Napoleon,and who by many of the islanders
                    was supposed have been Marie Louise. Wolff leaves her identity
                    in doubt, though it was been well established by Paul Gruyer
                    among others, that the lady in question was not the Empress,
                    but the Countess Walewska, who had been Napoleons mistress
                    since 1807». 
                    Proprio in un angolo appartato dellisola,
                    in una casa di campagna vicina a Portoferraio, Wolff doveva trovare
                    quella che considerava la testimonianza vivente dellimperatore
                    allElba. La strada ventosa, che portava alla casa, era
                    ornata da piante di giglio e aiuole di gerani rossi, che testimoniavano
                    la cura verso gli spazi verdi. La casa si trovava su un declivio
                    di fronte al mare, dal quale era separata da un giardino terrazzato,
                    ornato da ombrosi boschetti di quercia nana. Un tempo, labitazione
                    era appartenuta al signor Lapi, uno dei notabili dellisola,
                    poi era stata venduta alla famiglia inglese dei Knapp, adesso
                    era di proprietà del potente principe Anatoli Demidoff.
                    Nel giardino cera anche un antico geranio, che era cresciuto
                    smisuratamente, con il tronco simile a quello di un alberello.
                    Un vecchissimo geranio che doveva avere letà dellabitante
                    della casa: Claude Hollard, il giardiniere di Napoleone.... 
                    Il libro comprende 62 ill. in bianco e nero
                    e 26 a colori. 
                    Il Libro ripercorre la vita di Hollard e i
                    luoghi in cui ha vissuto e profuso la sua opera di giardinere
                    al servizio di Napoleone e della sua famiglia facendo luce su
                    uno dei periodi meno conosciuti degli ultimi tempi dell'impero
                    francese.  |