La Pagina di: Matteo Carmignoli |
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EAN 9788866153207
LA STIRPE DEI CADUTI
Matteo Carmignoli
pp. 460 anno 2025 20,00
Collana Nuovi Autori n. 69 |
Matteo Carmignoli
Lautore, nato a Pontedera il 20 ottobre 1994, è
attualmente insegnante di italiano per stranieri, dopo esser
stato professore di tedesco in un liceo per un anno. Si è
laureato infatti Lingue e letteratura euro-americane, con specialistica
in letteratura tedesca.
In possesso della certificazione DITALS II, e tutt'oggi collabora
con la scuola di lingua Pasolini Sprachschule per la riscrittura
di un manuale di italiano per stranieri di livello A1-B1.
Non solo! È anche autore di altri tre libri pubblicati
con la medesima casa editrice: I Caduti, La ragazza oltre il
mare e Paradiso. Libri che costituiscono a oggi, con le dovute
modifiche, l'attuale trilogia. |
LA STIRPE DEI CADUTI Trilogia |
I Caduti sono coloro che hanno lottato, che hanno amato, che
hanno provato a vivere tra persone diverse da loro, inetti in
un mondo che non li comprende e non li comprenderà mai.
Sono coloro che ce l'hanno messa tutta, ma che alla fine non
ce l'hanno fatta. Sono quelli che sono rimasti soffocati dallo
stesso ossi geno che prima dava loro la vita... o che forse li
stava solo uccidendo un po' alla volta. Qui si intrecciano le
storie di più persone, ma in special modo di tre uomini.
Hanno in comune una sola cosa: la solitudine dei numeri primi.
E così cadono. Ma attenti, cari lettori, non sono inermi,
non sono privi di vitalità, sono poeti, sono combattenti.
Rappresentano la follia insita del genere umano, quella pazzia
che però tutti decidono consapevolmente di ignorare. Loro
no, loro se ne fanno carico. Portano il peso del mondo sulle
spalle e ci trascinano nelle loro poetiche e affascinanti
storie.
Tutto si era fatto così costruito e fasullo: il
mare, il faro, il vento... sembravano meri
ornamenti di una scenografia penzolante. La nave gli appariva
il palco di un teatrino ligneo
pieno di giocattoli, pupazzi e altri vecchi intrattenimenti per
bambini. Così Jack si gettò dal
palcoscenico: il mare, grigiastro, era una superficie solida,
e le contorsioni che ne
dominavano le membra solo effetti speciali; il vento si era tramutato
in un fischio
metallico... Il grido dellAde! Il capitano camminò
fino al faro: si arrampicò su quegli
scogli corvini in cartapesta e raggiunse quella gigantesca lampada.
Ormai anziano e stanco, Jack, trovatone linterruttore,
la spense e si accasciò sulla cima
di quella struttura bianca che, come lui, gradualmente si fece
polvere. E allora capì. Il faro
non era altro che un giocattolo. Le onde erano solo una vecchia
canzone stonata. Non
esisteva alcuna sirena al di fuori di Lisa: né la ballerina,
né Greta, né Rachele... Solo Lisa!
E, nonostante Diego fosse sempre stato nelle sue mani, lei era
sempre in mani altrui...
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EAN 9788866152118
PARADISO
Matteo Carmignoli
pp. 266 anno 2020 16,00
Collana Nuovi Autori n. 49
IN LIBRERIA !!! |
Matteo Carmignoli
Nato a Pontedera il 20 Ottobre 1994, è studente di
Lingue e Letterature Straniere presso lUniversità
di Pisa, appassio-nato di musica e letteratura. I suoi principali
modelli artistici sono scrittori quali Fëdor Dostoevskij,
Thomas Mann, Franz Kafka, Johann Wolfgang von Goethe, T. S. Eliot,
Charles Baudelaire, Luigi Pirandello e Dante Alighieri. Ha redatto
la propria tesi triennale sul tema: Conflitto tra arte
e vita nella letteratura tedesca.
Ha già pubblicato con questa casa editrice I Caduti,
storia di una coscienza (2018).
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PARADISO |
.La vita, come la narrazione che segue, è un mosaico
che puoi comprendere e valutare solo osservando il tutto da unadeguata
distanza, constatando il legame che intercorre fra ogni tassello,
e non appoggiandovi il naso e respirando affannosamente sul singolo
gruppetto di frammenti, lamentandoti dellapparente diso-mogeneità
o del brutto graffio che percorre qualcuno di questi.
Talvolta alcuni tasselli sembrano mancare, come in un puzzle
destinato a rimanere eternamente incompleto; ma forse li stiamo
cercando solo nel punto sbagliato.
O magari ci siamo immaginati della loro esistenza perché
dalla nostra postazione, come sempre troppo ravvicinata, ci sembrano
assolutamente necessari.
Ma il giorno in cui prenderemo le adeguate distanze da quella
pre-sunta opera darte banale, deca-dente ed incompleta,
ci rende-remo conto di quanto ogni cosa sia sempre stata posizionata
cor-rettamente e potremo ammirare quellimmenso disegno
in tutta la sua graffiante ed ammaliante complessità.
E talvolta complessità è sino-nimo di bellezza...
«Una ragazza dai capelli corvini che si specchiava
in riva al mare...», borbottava quello scrittore di tanto
in tanto seduto dinanzi al suo computer, scritta qualche frase
per poi subito cancellarla insoddisfatto. Lamore ha la
durata della lettura di un libro, o magari della sua scrittura:
dei sospiri che accompagnano lavido voltare delle pagine,
dello scorrere della penna che, come una lama, marchia le membra
del foglio con incisioni profonde, nostalgiche cicatrici. Si
gattona mugolanti, si barcolla ebbri; talvolta si zoppica feriti,
altre si passeggia spensierati. Si marcia fieri e si striscia
timorosi, per poi correre frettolosi e cadere al suolo, storditi
dopo aver battuto la testa pesante, traboccante di sogni, nel
retro del libro che si chiude brusco e spietato... Sdraiati su
quel prato di parole sfumate che impregnano lultima pagina
del manoscritto non possiamo che svolazzare nel fumoso ricordo
della copertina che tanto ci attrasse, delle prime sagaci battute,
osservando nuvolette di farfalle fuoriuscire grintose dalla nostra
bocca, per poi vederla perire il giorno successivo». |
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EAN 9788866151906
LA RAGAZZA OLTRE IL MARE
Matteo Carmignoli A5,
pp. 70 anno 2018 9,00
Collana Nuovi Autori n. 44 |
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LA RAGAZZA OLTRE ILMARE |
Lattore, nel suo ultimo atto, non sa se riaprirà
gli occhi nella luce di un applauso, nelle fiamme della derisione,
o se le sue palpebre rimarranno chiuse, sigillate, schiacciate
dalla tenebra più totale. Egli sa solamente che, comunque
vada, dopo che avrà abbandonato il palcoscenico, a spettacolo
esaurito, il sole sorgerà di nuovo e poi, ottuso, tramonterà,
nel suo meccanico splendore.
Vivi come se tu fossi sempre su un palcoscenico! Non inter-rompere
la tua narrazione solo perché ti dicono che lo spettacolo
è finito
Anche se il pubblico ha lasciato il teatro
e sei solo, sotto un telo dombra, continua la tua dannata
recita! Atteggiati come se tu fossi tuttora al cospetto di un
pubblico scelto!
...Da quando ho perso lei, da quando le nostre strade, come previsto
da questa logica mecca-nica che tutto governa, si sono separate,
ho preso la risoluzione di redigere questo diario! Buon viaggio,
mio lettore immaginario! Ti presento la ragazza oltre il mare!
Una ragazza dai lunghi capelli corvini che oscillavano al
vento. Una figura slanciata ed aggraziata, con addosso una giacca
beige ed un paio di jeans cosparsi di perline luccicanti. Osservava
la sua immagine riflessa nellacqua limpida, di tanto in
tanto ruotava il capo per guardarsi timidamente attorno. Sembrava
sorridere compiaciuta del proprio volto bronzeo che scintillava,
sfumandosi e ricomponendosi, nello specchio liquido ai sui piedi.
.[...] Il mare, vicino alla mia abitazione, bisbiglia parole
enigmatiche ed accarezza, come dabitudine, gli scogli,
sollecitando loro ed i miei ricordi, facendoli vibrare ed accendere
come lucciole in estate, mentre ora è inverno inoltrato.
Frammenti di remota bellezza nella nebbia. Un faro. Ma daltronde
adesso sono qui: gambe incrociate, braccia conserte, testa reclinata,
in penombra. «Da un istante allaltro mi aspetterei
quasi di vedere il tuo fantasma varcare la soglia in silenzio.
Ma immagino che questo non accadrà
Immagino tu abbia
trovato un sacerdote migliore di me
» Scarabocchio
queste parole su un foglio, per poi subito cancellarle. Mi sembra
perfino di sentire il suo profumo diffondersi nellaria
e questo quasi mi commuove, ma ecco subito lo schiaffo che mi
rigurgita in faccia come stanno ora le cose: lei non è
più qui, lei è lontano da qui. Un deserto dacqua
strisciante ci separa, confina me in questo paesino in letargo,
e lei sulla sua isoletta rocciosa di cui mi parlava sempre nei
suoi racconti, e di cui ho finito per parlare ancor più
spesso io nei miei. |
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EAN 9788866151807
I CADUTI
Storia di una coscienza
Matteo Carmignoli A5,
pp. 110 anno 2018 10,00
Collana Nuovi Autori n. 43 |
Matteo Carmignoli
Nato a Pontedera il 20 Ottobre 1994, è studente di
Lingue e Letterature Straniere presso lUniversità
di Pisa, appassio-nato di musica e letteratura. I suoi principali
modelli artistici sono scrittori quali Fëdor Dostoevskij,
Thomas Mann, Franz Kafka, Johann Wolfgang von Goethe, T. S. Eliot,
Charles Baudelaire, Luigi Pirandello e Dante Alighieri. Ha redatto
la propria tesi triennale sul tema: Conflitto tra arte
e vita nella letteratura tedesca
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I CADUTI, Storia di una coscienza |
CAPITOLO 0
Talvolta accade che un angelo smarrisca la via, entrando in
contatto con un mondo diverso, se non contrastante, da quello
a cui esso apparterrebbe per natura. Può capitare che
questi cada dal cielo a causa del peso di strane idee malsane
che gravano su di lui, impedendogli di librarsi armonioso nei
cieli.
Un fardello lo opprime, lo rende incapace di spalancare fiero
le proprie ali daquila, rese spoglie e scheletriche, come
alberi vittime del gelo più spietato. Non più ampie
ali piumate, ma ali ormai più simili a quelle di un pipistrello,
bestia notturna e nemica della luce. La creatura eletta, ora
umiliata, ormai più simile ad un Demone che ad un Angelo,
è condannata a vagare, incatenata al suolo, in un mondo
a lei ignoto. Un mondo che la disprezza e la calpesta. Essa,
adesso, non può altro che ricordare con le lacrime agli
occhi per la nostalgia, le nebulose immagini di un paradiso distante,
intangibile, ormai perduto e rinnegato.
La creatura, vittima di una cieca e grossolana giustizia, incapace
di placare la propria sete, può solamente vedere il suo
odio, la sua invidia ed il suo desiderio di vendetta e sopraffazione,
lievitare di giorno in giorno, radicandosi sempre più
nel profondo. Da secoli, il Caduto, è impegnato in un
eterno vagabondaggio in cerca di unoasi nel deserto, di
un piccolo giardino arioso in cui potersi ristorare e rinfrescare,
rinvigorendo in sé la fede da tempo perduta.
LAngelo, quindi, trascina dietro di sé le vecchie
ali spezzate e grigie, ricordo di tempi migliori, più
ingenui e puri, ma anche costante monito tangibile delle colpe
passate, marchio a fuoco della punizione subita.
Uno straniero che striscia in cerca della via di casa, in cerca
di un segno di conferma dellavvenuta redenzione, fiducioso
che, una volta scontato lesilio, le porte dellantica
dimora si spalancheranno di nuovo dinanzi a lui, avvolgendolo
con una luce mite che, madre amorosa, lo cullerà permettendogli
di esalare in pace gli ultimi respiri. |
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