Par Alessandro Michelucci

 

 Corsica e Maremma, sei secoli di storia comune

Come abbiamo già visto, negli ultimi anni si è risvegliato un forte interesse per lo studio dei legami storici fra la Corsica e la Toscana.

 

- Qualche mese fa abbiamo parlato del libro Corsica e Toscana nell'Ottocento. Relazioni politiche, economiche e culturali fra due regioni del Mediterraneo, dove Marco Cini ha ricostruito la storia dei rapporti che legarono la Corsica e la Toscana durante la prima metà dell'Ottocento.
Adesso è la volta di un'altra opera, Storie di Corsica e di Toscana, che si concentra sulla parte meridionale della regione italiana, la Maremma, e sugli scambi che la legarono all'isola fra il Trecento e l'Ottocento.
Il libro, pubblicato da La bancarella (www.bancarellaweb.eu), contiene una raccolta di saggi che ricostruiscono questi sei secoli di storia comune. I rapporti fra le due regioni non si esauriscono nel commercio, ma si radicano nella vita quotidiana, toccando anche aspetti sociali e religiosi. A questo proposito Pier Giorgio Zotti sottolinea che l'inno Dio vi salvi Regina viene tuttora cantato a Buriano, un paese maremmano, durante la processione che si tiene nel periodo pasquale.
Numerosi saggi sono firmati da Tiziano Arrigoni, che insegna storia e letteratura al Liceo Scientifico Tecnologico di Rosignano Solvay (Livorno). Il 7 novembre scorso Arrigoni ha presentato Storie di Corsica e di Toscana alla Maison de la Corse di Marsiglia. Nello stesso luogo si è tenuta la mostra Fra Piombino, Maremma e Corsica, storie di uomini e paesi.
Arrigoni parla del flusso migratorio di coloro che partivano dall'Appennino toscano per andare a lavorare nei boschi della Maremma e della Corsica, facendo riferimento alle numerose fonti storiche che attestano il fenomeno. Alcuni anni fa lo storico piombinese fa ha pubblicato un libro sullo stesso tema (Uomini dei boschi e della natura. Emigrazione stagionale dall'Appennino toscano alla Corsica, XVIII-XX secolo, Pacini, Pisa 2002). In un altro saggio Emanuela Malvezzi e lo stesso Arrigoni sottolineano le reciproche influenze religiose fra le due regioni, attestate da culti comuni.
Diversamente da molti altri libri su temi analoghi, il libro è nato dalla collaborazione fra un'istituzione toscana (il Comune di Piombino) e le strutture associative della diaspora. Si tratta di una novità importante, grazie alla quale si consolida la ripresa dei rapporti fra le due regioni.
Merita infine un cenno La bancarella, nata come libreria nell'immediato dopoguerra e trasformatasi in casa editrice nel 2005. Si tratta di un'esperienza interessante, fortemente legata al suo territorio ma aperta al resto del mondo, come dimostra il suo catalogo.

 

Alessandro Michelucci