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99788866150664

WORKING CLASS HEROES

Lottando per il futuro, Francesco Masangui ill. pag. 52 A4 Foto B/N 15 anno 2013 € 12,00 Collana Arte n. 4

 

WORKING CLASS HEROES Lottando per il futuro.

Prefazione dell' Editore

 Il lavoro, questo bistrattato tema, è scomparso da tempo dalle prime pagine dei giornali e dei mass media, salvo quando ci sono manifestaziani eclatanti come suicidi o violenze o arrampicate sui tetti. È finito il tempo in cui la classe operaia contava qualcosa nel paese e nei partiti, ora conta solo la finanza, lo spread, i Ftse Mib. Inoltre con la globalizzazione si è esportata la produzione, ma non i diritti e le conquiste dei lavoratori necessarie per creare una nuova società di eguali, come inneggia il famoso inno dei lavoratori «Su lottiamo! L'ideale nostro fine sarà l'internazionale futura umanità».
Nonostante tutto questo, il lavoro ha ancora una sua centralità e una sua dignità che va rispettata e riscoperta.
Francesco Masangui si colloca in quest'ottica, con questi scatti di uno sciopero «tranquillo» ma pieno di emozioni, paure, speranze e la dignità di sapersi non arrendere mai al destino, o a chi vuole distruggere il futuro solo per miseri tornaconti.
«Il lavoro è innnazitutto un atto tra l'uomo e la natura» come diceva Marx, perciò una presenza necessaria allo sviluppo del mondo. Del lavoro non se ne potrà mai fare a meno, cambieranno le forme del lavoro ma non la sua funzione creativa. Cambieranno i lavoratori, il loro modo di lavorare, ma pur sempre lavoratori resteranno, nonostante che un certo pensiero politico ed economico pensi di poter fare a meno di loro.
Ecco che Francesco immortala alcuni di questi lavoratori, non durante lo svolgimento della loro mansione ma nel momento in cui tentano di salvare il loro posto messo in pericolo da miopie economiche politiche, egoismi pecuniari, giochi di borsa o semplicemente da incompetenze delle classi padronali che non sanno mettersi al passo con i tempi.
I volti e le espressioni di questi lavoratori sono motivo di meditazione per chi guarda, sia per come sono stati fotografati, sia per i sentimenti che esprimono, di speranza, delusione, orgoglio, dignità.
Queste foto sono un segno indelebile tracciato nella storia, sia della nostra città, che del mondo e a cui gli spettatori possono guardare con rispetto ed empatia e prenderle a esempio per non arrendersi «ad un inverno dello spirito che vedo venire», come diceva Simone de Beauvoir.

Henry


 
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