|                                                                     |   
          
            | 
              
                |   | EAN 9788866150053 Gianviti Raoul (prefaz. Alex
                Zanotelli), Ogni uomo è mio fratello, Volti, storie
                di Korogocho, p.142 ill.  10,00 Bross. Nuovi
                autori n. 20 2011. |  |  
              
                | a richiesta è disponibile la versione in e-book pdf Ordine
                E-book  6,00 |  
 |  
            | Raoul, the Pilot, come tutti lo chiamavano, è
            stato per me uno straordinario compagno di viaggio nei dodici
            anni passati a Korogocho, una delle tante baraccopoli di Nairobi,
            la capitale del Kenya. Lo incontrai per la prima volta nella casa dei missionari comboniani
            a Nairobi, sulla Ngong Road, nel 1990. Raoul era venuto in Kenya
            per vedere se poteva essere utile, come pilota, per il trasporto
            di viveri in Somalia, che allora come ora era in piena crisi.
            Quando comprese che in Somalia non ci poteva proprio andare,
            volle esplorare altre possibilità. Raoul chiese ai comboniani
            di potermi vedere. Ero da poco approdato a Korogocho. E fu così
            che ci incontrammo. Lui conosceva già tutto di me, per
            le vicende legate alla rivista Nigrizia. Fu un incontro di grande
            densità. Rimasi subito colpito dalla sua straordinaria
            umanità e dalla sua vivissima intelligenza e prodigiosa
            memoria: «Dora in avanti, sarò uno di voi!»-
            così mi salutò. Gli lasciai la prima Lettera
            agli amici, che avevo scritto da Korogocho. Il giorno dopo
            me lo vidi arrivare nella mia baracca a Korogocho. «Ho
            letto la tua lettera» - mi disse - «e ne sono rimasto
            folgorato.» Mi abbracciò piangendo come un bambino.
            Da quel giorno non sono più riuscito a liberarmi
            di Raoul.
 Korogocho, questa spaventosa baraccopoli dove in un km2 sono
            costretti a vivere centomila abitanti, divenne la sua patria
            e la gente dello slum il suo popolo; i più poveri e i
            più indifesi i suoi preferiti. Essendo stato pilota dellAlitalia
            si poteva permettere di venire a Korogocho almeno due-tre volte
            allanno. Si faceva poi portare con il taxi dallaeroporto
            a Korogocho. Si fermava a volte una settimana, a volte due. La
            gente guardava stupita quel muzungu (bianco) arrivare in taxi.
            Ma la sua umanità conquistò subito tutti. Amava
            parlare, dialogare, ma non conosceva il kiswahili, la lingua
            franca che ti permetteva di comunicare nella babele linguistica
            di Korogocho. Conosceva solo le parole essenziali in... continua
            nel libro... ----Alex Zanotelli
 |  
            |  |  
            |  |  
            |  |  
            |  |  
            |  |  
            |  |  
            |  |  
            |  |                                                                  | 
          
            | ALTRI LIBRI dell'Autore |  
            |  |  
            |  |  
            |  |  
            |  |  
            | CONSIGLIATI SULLO STESSO ARGOMENTO |  
            |  |  
            |  |                                                                                                                    |